• Una nuova analisi di easyJet ha rilevato che l'inefficienza dello spazio aereo contribuisce ad aumentare in modo significativo il consumo di carburante, le emissioni di CO2 e la durata dei voli in tutta Europa.

  • La compagnia aerea ha utilizzato l'intelligenza artificiale per analizzare, su tutti i voli easyJet degli ultimi 12 mesi, l'impatto delle emissioni di CO2 derivanti dalle inefficienze della gestione dello spazio aereo.

  • I risultati hanno dimostrato che, grazie a una modernizzazione e un efficientamento dello spazio aereo, easyJet sarebbe in grado di ridurre di oltre il 10% le proprie emissioni. Inoltre, è emerso che i Paesi che necessitano di maggiori miglioramenti sono il Regno Unito, l’Italia, la Francia, la Spagna e la Svizzera.

  • Questa sistematizzazione ha anche dimostrato che il carbonio in eccesso viene rilasciato durante tutte le fasi di volo e che la discesa è particolarmente inefficiente a causa di uno spazio aereo limitato in prossimità degli aeroporti.

  • easyJet chiede quindi una riforma urgente per modernizzare lo spazio aereo e sfruttare questi enormi guadagni di efficienza, che potrebbero contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di zero emissioni del settore.

Per la prima volta in assoluto, easyJet ha calcolato l'impatto della gestione inefficiente dello spazio aereo in Europa sulle emissioni di CO2, nel tentativo di dimostrare perché una riforma sia non solo necessaria ma anche prioritaria. Attraverso l’utilizzo dell'intelligenza artificiale, la compagnia aerea ha monitorato ogni suo singolo volo per un periodo di 12 mesi* per comprendere come l’attuale gestione dello spazio aereo influisca sulle sue operazioni e, di conseguenza, su quelle delle compagnie aeree di tutta Europa.

I risultati hanno rivelato che le inefficienze dello spazio aereo hanno aumentato le emissioni di CO2 del 10,62%, pari a 663.710 tonnellate di CO2. 

Estendendo l'analisi all'intero settore dell'aviazione europea, easyJet stima che la modernizzazione dello spazio aereo potrebbe contribuire a eliminare 18 milioni di tonnellate di CO2** dai cieli europei ogni anno, contribuendo a ridurre significativamente e velocemente l’impatto del settore nel Vecchio Continente.

L'analisi, condotta dal team Flight Efficiencies di easyJet, ha rilevato che una parte significativa di questa inefficienza si verifica durante la fase di discesa.

Sebbene l'inefficienza dello spazio aereo colpisca i cieli di tutta Europa, easyJet ha registrato che le principali criticità si sono verificate nel Regno Unito, in Italia, in Francia, in Spagna e in Svizzera. Per esempio, durante i voli tra Londra Gatwick e Malpensa viene generalmente prodotto il 19% di emissioni in eccesso.

 

Le rotte più inefficienti in questi paesi:

 

PAESI

ROTTA 

Spagna / Regno Unito

Palma de Maiorca – Londra Gatwick

Portogallo / Regno Unito

Faro – Londra Gatwick

Regno Unito / Italia

Londra Gatwick - Malpensa

Portogallo / Svizzera

Porto - Ginevra

Francia / Regno Unito

Nizza Costa Azzurra – Londra Gatwick

 

I fattori che causano le maggiori inefficienze:

 

Nell'ambito di questo progetto, easyJet ha effettuato una valutazione completa di tutte le fasi di volo*** utilizzate nel suo network, per individuare quelle di maggiore inefficienza dove è necessaria una riforma immediata. Tra queste:

 

  • Salita - L’analisi identifica gli aeroporti di Londra Gatwick, Milano Malpensa, Ginevra, Napoli e Parigi Charles de Gaulle come i più inefficienti in fase di decollo. È necessario ridisegnare lo spazio aereo per consentire l’Operazione di Salita Continua (CCO), permettendo agli aerei di salire alla quota di crociera in modo più efficiente.

 

  • Crociera – Gli spazi aerei sopra l’Italia, il Regno Unito, la Francia e la Spagna risultano i più problematici d’Europa. Queste aree sono soggette a significative inefficienze a causa di procedure obsolete, rotte complesse e flessibilità limitata dello spazio aereo. Per migliorarne l’efficienza, è cruciale espandere le operazioni di Free Route Airspace (FRA) transfrontaliero per consentire rotte più dirette e ridurre il consumo di carburante.

 

  • Discesa – Le inefficienze sono particolarmente problematiche nel Regno Unito, in Italia, in Svizzera e in Francia, dove le procedure di arrivo portano a tempi di volo prolungati e a un aumento del consumo di carburante. In particolare, i voli che hanno seguito la recente ristrutturazione di Londra Luton (LTN) e Milano Malpensa (MXP), si sono dimostrati meno efficienti rispetto alle procedure precedenti, aggiungendo in media 10 minuti ai tempi di volo pianificati. Per ridurre le inefficienze nella discesa, è essenziale implementare L’Approccio di Discesa Continua (Continuous Descent Approaches, CDAs) e minimizzare i livellamenti.

 

Come risolvere il problema?

In tutta Europa, easyJet intende collaborare con i singoli Paesi, i fornitori di servizi di navigazione aerea (ANSP) e gli aeroporti per individuare soluzioni percorribili. È essenziale anche ottenere risultati rapidi, ad esempio implementando il Free Route Airspace nel Regno Unito e in Francia – gli ultimi paesi a introdurlo nelle loro regioni.

I risultati più rapidi possono essere ottenuti ridisegnando lo spazio aereo inferiore, come le rotte di arrivo (Standard Terminal Arrival Routes (STARs) and Transitions) e le procedure di avvicinamento finale per allinearsi meglio con le capacità moderne degli aeromobili. Implementare nuove procedure di avvicinamento finale aventi traiettorie curvilinee (Required Navigation Performance with Authorisation Required (RNP-AR) approaches) in più aeroporti porterà a miglioramenti significativi. Queste procedure, già implementate con successo in Scandinavia, offrono rotte di avvicinamento finale alternative, evitando il sorvolo di aree densamente popolate e riducendo sia l’inquinamento acustico che l’impatto ambientale.

Johan Lundgren, CEO di easyJet, ha detto:

“La modernizzazione dello spazio aereo rappresenta il metodo più rapido ed economico per ridurre le emissioni di CO2, ma il processo è ostacolato dalla troppa burocrazia. I nostri dati dimostrano che i corridoi aerei attualmente in uso, progettati negli anni '50, non sono più adeguati e che renderli più efficienti avrebbe un impatto significativo non solo sulla riduzione della CO2, ma anche sui tempi di viaggio e sull’esperienza dei passeggeri. Non possiamo più ignorare questo problema: se vogliamo davvero raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette, le istituzioni devono collaborare per trovare una soluzione che sblocchi questi importanti benefici”

 

 

 

Note per i redattori:

 

*I dati si riferiscono al periodo compreso tra giugno 2023 e luglio 2024.

 

**Calcoli basati sulle emissioni totali di CO2 gate-to-gate all'interno dell'area EUROCONTROL nel 2023, pari a 180,2 milioni di tonnellate.

 

***inclusa la partenza strumentale standard (SID), il segmento diretto (DCT) e la rotta di arrivo terminale standard (STAR)